Il disturbo Dipendente di personalità colpisce con maggiore frequenza il sesso femminile e persone con un’età media superiore ai 40 anni. Viene considerato uno tra i più frequenti nei disturbi di personalità. Si caratterizza da una modalità di comportamento sottomesso, vulnerabile e dall’idea di non essere in grado di vivere in modo autonomo, di non riuscire a prendere decisioni e affrontare le difficoltà da soli. L’autostima e la fiducia nelle proprie capacità è molto limitata, compromettendo abilità e risorse personali.
Caratteristiche del disturbo dipendente
Le continue richieste di rassicurazione sono un tentativo di minimizzare la possibilità che l’altro si allontani; viene quindi vissuto con molta sensibilità il timore dell’abbandono e la conseguente richiesta di continua vicinanza. Il timore di essere o di sentirsi abbandonati può portare allo sviluppo di emozioni come angoscia, terrore e ansia intensa, che inducono la persona ad avere dei comportamenti eccessivi volti ad evitare l’abbandono, talvolta arrivando a fare cose sgradevoli o iper-investendo tutte le proprie energie, pur di mantenere la relazione con l’altro.
Il sentirsi profondamente soli, vuoti, profondamente inadeguati e incapaci di affrontare la vita e le sue difficoltà, il “non posso vivere senza qualcuno che si prenda cura di me” diventano stati prevalenti e molto autoinvalidanti.
L’iperinvestimento in una relazione, comporta solitamente una compromissione della propria vita lavorativa e delle relazioni sociali ed affettive in genere.
Come trattare il disturbo dipendente
All’interno di un lavoro psicoterapeutico diventerà fondamentale incrementare il proprio senso di efficacia personale; il gestire stati problematici come la paura dell’abbandono, la sensazione di impotenza e inadeguatezza.